Regione prevalentemente montuosa. Le catene montuose si innalzano fino a quote di 2700–3900 m.; il territorio presenta numerosi boschi di conifere, faggi e zone ricoperte da prati e pascoli in cui si possono trovare specie alpine di erbe e funghi. Le valli sono piccole e strette i cui versanti sono ricoperti da foreste. Unica eccezione è la Valle dell’Adige, di origine glaciale.
Le principali città situate nella Valle dell’Adige sono Trento e Bolzano. Sia l’Alto Adige che il Trentino sono interessati dalla sezione occidentale delle Dolomiti, mentre, proseguendo verso sud i rilievi montuosi degradano nelle Prealpi. Assieme alle montagne ci sono anche numerosi passi tra cui: Passo Gardena, Passo del Brennero, Passo dello Stelvio, etc.
Nel Trentino Alto Adige convivono due cucine: quella di Trento, che risulta da una mescolanza di abitudini venete, lombarde e asburgiche, e quella bolzanina, influenzata da elementi tedeschi e slavi. Questa varietà genera una gastronomia caratteristica e peculiare. Come tutti i veneti, anche i trentini sono grandi mangiatori di polenta, che preparano sia con la farina gialla che con quella di grano saraceno o con misture di farine di mais, di frumento e anche di patate, che accompagnano a piatti di carne, di pesce o di selvaggina.
Tra i piatti d’origine asburgica si trova il gulasch che si può gustare con i crauti accompagnato da carni affumicate; i canederli (knodel), che sono polpettine di pane, speck e altri ingredienti e gli gnocchetti (nockerln), dei quali è particolarmente conosciuta la variante alla ricotta affumicata. Qui si producono anche ottimi formaggi, tra cui il Trentin Grana, la Spressa delle Giudicarie, la Vezzena, il Puzzone di Moena e salumi affumicati tra cui lo speck, la mortandela e la ciuiga, un salume povero prodotto con rape cotte e carne di maiale. Infine le mele la fanno da padrona nella maggior parte delle ricette dolci soprattutto nel famoso strudel e nelle crostate di mele.
In Trentino si producono soprattutto vini rossi, in particolare il Teroldego e il Marzemino. La denominazione Trento DOC è invece dedicata ai vini spumanti metodo classico, a base di uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, con un periodo minimo di maturazione sui lieviti di almeno 15 mesi (24 mesi per i millesimati).
La Nosiola è l’uva autoctona a bacca bianca più celebre e interessante del Trentino. Con essa nella Valle dei Laghi si producono interessanti vini secchi, oltre al famoso Vino Santo.